Pacifismo, guerra e politica

 di Mario Luzi

 

   Il pacifismo

  Il pacifismo non è un partito, come purtroppo per vizio mentale e per faziosità si tende a pensare, ma è una scelta, secondo me recla- mata dall’umanità, dalla sua evoluzione civile. Tanto meno è un par- tito antiamericano, come troppi vassalli dell'imperatore sostengono.

   Aggressione bellica?

  Un interlocutore ha introdotto il tema attribuendo agli Stati Uniti degli scem- pi, degli eccidi degli indiani d’America. Non possiamo negare questi episodi. E’ chiaro che ognuno ha degli scheletri nell’armadio, anche gli Stati Uniti ce l’han- no. E ne hanno parecchi certamente. Ma hanno anche delle pagine di generosi- tà civile e militare innegabili. Non possiamo non tenerne conto. Io non faccio questione di popolazioni e neppure di Stati, più o meno canaglia, come si dice. E’ proprio una regressione umana che mi pare di avere veduto sanzionare dalla guerra dell’Iraq oggi come nel ‘91, ma questa volta anche più deliberatamente.

   Una questione di politica

   La politica delle nostre autorità è ancora la politica coloniale, diciamolo fran- camente. Questo giova per ottenere questo. Questo giova perché mi introduce. Quella Costituzione mondiale, che era, in un certo senso, nelle aspirazioni ma era anche poi progressivamente passata nelle prospettive di fattibilità  negli an- ni dal ’45 al ’90 è venuta a mancare, proprio quando credevamo che potesse funzionare. Questo cammino deve riprendere perché non è utopico oppure sia anche utopico ma è quella utopia che pian piano diventa invece programma fu- turibile e poi futuro e poi presente. E quindi questo sforzo si deve riprendere e vedere d’arrivare a questa Costituzione mondiale che era il sogno di alcuni po- litici e anche di certi intellettuali, fin dagli anni venti. Per esempio in Italia l’ambiente crociano, pur nel suo realismo, ha avuto questi disegni. Non bisogna arrendersi.

   La coscienza

  Certo la vita sarà sempre una lotta perché bene e male coesistono e a decidere il bene e il male è la coscienza umana. Che la coscienza umana sia sempre più e meglio per evoluzione intrinseca e per le più eque condizioni civili in grado di prendere le sue decisioni.

 

 

aprile 2003

 

 

 

 

Questo testo integra l'opinione di Mario Luzi espressa recentemente in un dibattito televisivo