Edifici di uso pubblico: fruibili da tutti i cittadini?

di Sebastiano Amato
 


  Il problema delle barriere architettoniche per gli edifici di uso pubblico do- vrebbe essere per definizione quello che forse più di altri richiede una situazio- ne che potrebbe essere definita naturale essendo quelli che devono essere facil- mente accessibili e fruibili da tutti i cittadini, sia come fruitori dei servizi, sia come lavoratori nei servizi, essendo questi anche luoghi di lavoro in cui, secon- do le vigenti leggi sul collocamento, devono essere riservati posti lavorativi ai portatori di handicap.
  Per questi edifici quindi, oltre a rispondere a tutta una serie di requisiti legati alla sicurezza, sia in condizioni ordinarie sia in condizioni di emergenza, già re- golamentati da norme specifiche e sottoposte a controllo puntuale, si dovreb- be prevedere tutta una serie di accorgimenti, relativi a percorsi, a servizi igieni- ci, agli ascensori, agli accessi, tali da garantirne l’uso anche a persone su sedia a rotelle; accorgimenti questi già regolamentati da norme ma purtroppo sottopo- ste a controlli meno severi e quindi ancora largamente disattese.
  Esistono però altri accorgimenti altrettanto importanti, per rendere questi edi- fici effettivamente privi di barriere, ma non normati e quindi quasi per niente applicati anche se nella generalità dei casi non presentano costi aggiuntivi; so- no quelli che oltre a consentire l’accesso e il passaggio permettono di fruire li- beramente dei servizi offerti e di poter svolgere la propria attività lavorativa senza alcun impedimento o limitazione.
  Infatti quanti di noi entrando in un edificio pubblico hanno riscontrato la pre- senza di arredi utilizzabili anche da disabili, o all’interno di edifici per lo sport o lo spettacolo la presenza di posti riservati a persone su sedia a rotelle? Credo pochi. Infatti nella generalità dei casi si è in presenza di arredi non idonei per tutti i cittadini, basti citare ad esempio i banconi di tutti gli uffici destinati a un rapporto costante con il pubblico, uffici postali, banche, ecc., che avendo una altezza notevole rappresentano una vera barriera per persone su sedia a rotelle, bambini, persone di statura bassa. E che dire degli edifici per lo sport e lo spet- tacolo dove le persone su sedia a rotelle non hanno possibilità di scelta del po- sto, ma sono relegate a bordo campo, sotto il palco o sotto lo schermo?
  Eppure basterebbe veramente poco per eliminare queste barriere, solo un po’ più di rispetto verso gli altri e una maggiore attenzione nelle scelte. In partico- lare la scelta degli arredi dovrebbe prevederne l’uso anche da parte dei disabili ed evitare che non costituiscano essi stessi causa di handicap quali scoliosi o disturbi alla vista per l’errata posizione dei corpi illuminanti. Per quanto riguar- da gli edifici destinati allo sport o allo spettacolo dovrebbero essere riservati dei posti a persone su sedia a rotelle, localizzati in modo tale da consentire una buona visuale, e senza comunque costituire intralcio in prossimità dei percorsi di deflusso, ed essere distribuiti variamente rispetto al complesso dei posti per dare la possibilità di scelta rispetto al campo visuale.



        

  Gli edifici che ospitano strutture di uso pubblico, per rispondere alle esigenze di relazione e sicurezza, devono avere le seguenti caratteristiche:
porte esterne facilmente raggiungibili dal percorso pedonale, apribili verso l’esterno e con vi- suale da entrambi i lati; l’apertura deve essere  1.50 m;
corridoi di larghezza 1.50 m;
pavimentazione antisdrucciolevole;
presenza di ascensore utilizzabile anche da persone in carrozzella, nel caso di edifici a più pia- ni.
(figg. I e 2)

  In particolare poi gli edifici che ospitano uffici pubblici, in quanto anche luoghi di lavoro, devono avere:
servizi igienici utilizzabili anche da portatori di handicap;
percorsi interni continui e senza ostacoli;
un numero di posti macchina riservato;
arredi utilizzabili da disabili su sedia a rotelle.
(fig.3) .

 

  Gli edifici destinati all’istruzione devono essere dotati di:
servizi igienici utilizzabili anche da portatori di handicap;
scale con corrimano doppio su ambo i lati;
arredi tali da non costituire fonti di pericolo o causa di handicap quali scoliosi da errate posi- zioni di seduta e disturbi alla vista per una non corretta illuminazione.

(fig. 4)

Gli edifici destinati allo sport e allo spettacolo devono essere dotati di:
servizi igienici utilizzabili da persone che usano la carrozzella;
posti riservati a persone su sedia a rotelle.

(figg. 5 e 6)

 

  L’uso infine di rampe alternative alle scale può essere utile in quanto la rampa  consente co- munque un facile deflusso in condizione di maggiore sicurezza.


Schemi da S. Amato e C. Zito: Barriere architettoniche, Firenze 1990
 

 

 

 

 

ottobre 1992