Ambiente e sviluppo: realtà incompatibili? Nasce l'Agenzia italiana per l'ambiente
di Carlo Ripa di Meana
Il nostro paese è
chiamato a recepire una filosofia dello sviluppo sostenibile che impone
una graduale ma progressiva revisione dei modi di revisione e di consumo,
l’impiego di strumenti diversi di incentivazione e disincentivazione
economica e fiscale. Con l’obiettivo di provocare una riconversione delle
men-talità e delle scelte, che a volte i metodi normativi di «comando e
controllo» non riescono a realizzare. E' necessario unirsi su obiettivi di comune interesse, perché il successo, in Parlamento e nelle amministrazioni locali, delle politiche e degli interventi per l’ambiente rafforza la possibilità di estenderli ed affermarli. Superata la logica dell’emergenza, la politica ambientale non può più essere i-dentificata con quella della spesa pubblica, delle opere pubbliche. Con il gover-no degli appalti e con quella connessione pubblico-privato che ha contribuito all’esplodere della questione morale. E' sempre più evidente la necessità di li-berare la pubblica amministrazione dalla gestione della spesa per l’ambiente, attribuendo al sistema delle tariffe e delle imposte la graduale copertura dei co-sti. L’ottimale e razionale utilizzazione delle risorse naturali, che sono beni in quantità limitata e che per questo devono essere preservate in qualsiasi forma, non fa altro che affermare il princìpio «chi inquina paga», inteso come strumen-to sanzionatorio per chiunque arrechi un pregiudizio all’ambiente. Questa im-postazione consente di creare incentivi all’ammodernamento tecnologico dei processi industriali e delle attività a questi connesse. Occorre, con urgenza, rafforzare le capacità di governo dell’ambiente, usan-do ogni strumento possibile. Primo fra tutti, l’Agenzia italiana per l’ambiente, che il Ministero sta progettando e che dovrà essere in grado di sostenere la for-mazione di competenze tecniche reali, per disegnare una prospettiva di svilup-po sostenibile su tutto il territorio nazionale.
dicembre 1992
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