Una breve riflessione sul concetto di bene culturale

di Floriano Villa

 

 

 

 

Il concetto di bene artistico, culturale, ambientale, rappresenta un valore og- gettivo, e come tale permane invariato nel tempo. L’abbandono e il degrado che da qualche tempo insidiano questo patrimonio collettivo, anche se ne dete- riorano l’aspetto esteriore (e questo vale indifferentemente per il bene artistico, per il bene monumentale e anche per qualsiasi emergenza ambientale) quando sono soltanto opera del tempo non tolgono ma forse aggiungono qualcosa al valore iniziale del bene, che avanzando in antichità risulta ancor più ambito e interessante. In effetti le leggi italiane sulla tutela sono ancora quelle emanate nel 1939, e a distanza di 60 anni si sente la necessità forse di aggiornarle, non certo di cambiarle.

Recentemente (nel Forum di Asolo sul paesaggio) è stato rivalutato il concet- to di patrimonio per tutte le varie accezioni del bene culturale, compreso natu- ralmente il paesaggio, patrimonio che deve essere sicuramente valorizzato, ma con una visione ben diversa dal concetto mercantile che spesso avvelena il ter- mine valorizzazione. Il bene culturale va mantenuto integro, va tutelato, e so- prattutto una volta reintegrato nel suo aspetto primigenio, va utilizzato in sin- tonia con gli scopi per il quale è stato creato. A questi concetti si ispira quanto sempre sostenuto dall’associazione Italia Nostra con il principio della «conser- vazione», conservare per conoscere, conservare per proteggere, conservare per tramandare; pertanto conservazione non certo passiva, ma salvaguardia attiva di un patrimonio che deve sempre essere “redditizio”, ma non per il singolo, bensì per la collettività.

 

 

 

 

novembre 1999                                                                                                                   articoli correlati