La crisi della forma partito (3)
di Victor Zaslavsky
Il nuovo libro di Gaetano Quagliariello La
politica senza partiti. A.Ostrogorski e il dibattito
sull’organizzazione politica tra ‘800 e ‘900 è un esempio di felice e
rara combinazione di solida analisi storica, profondità teorica e
attualità politica.
Moissej Ostrogorski ha fornito una risposta alla famosa teoria del
sociologo tedesco-italiano Robert Michels, la cosiddetta «legge ferrea
dell’oligarchia», an- cora prima che Michels la formulasse. Michels aveva
cercato di dimostrare che lo sviluppo di ogni partito, quando esso si
afferma come la maggiore forza poli- tica, provoca una crescente
burocratizzazione del partito stesso. Aveva affer- mato che ogni partito,
anche quello socialdemocratico tedesco, che si dichiara- va sostenitore
degli ideali della partecipazione di massa al processo decisionale
politico, era inevitabilmente destinato a diventare vittima di quel
processo di degenerazione. Così il potere reale veniva sempre più
monopolizzato da pochi alti funzionari di partito al vertice della
piramide organizzativa.
Ostrogorski condivideva in pieno la previsione pessimistica di Michels
sulla degenerazione inevitabile dei partiti di massa, anzi la vide per
primo. Ma nello stesso tempo egli indicò un antidoto radicale alla
degenerazione partitica e alla «legge ferrea dell’oligarchia». Propose di
sostituire i partiti permanenti, con le- ghe temporanee, che si formano e
riformano liberamente, secondo i problemi presenti della vita del periodo
e i mutamenti dell’opinione pubblica da loro pro- vocati.
L’indubbia originalità dell’idea di Ostrogorski ha reso ancora più urgente
la necessità di una valutazione critica e di un approfondimento della sua
opera teorica.Nel suo libro Gaetano Quagliariello risponde agli
interrogativi posti dal- la riscoperta di Ostrogorski. Ricostruendo il
dibattito sul partito politico che si svolse in Europa tra Ottocento e
Novecento, l’autore non soltanto ha saputo sottolineare l’indiscutibile
originalità della tesi principale di Ostrogorski, ma ha evidenziato la sua
attualità, fornendo così un importante contributo al dibattito
contemporaneo sulla crisi del sistema partitico.
ottobre 1993
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